Nello scorso Consiglio Comunale del 9 Luglio 2015 è stata approvata all’unanimità la mozione “CAMPAGNA STOP-TTIP “ presentata dalla capogruppo di SEL Tiziana Manzi , che tratta del negoziato relativo al partenariato Trans-Atlantico su commercio e investimenti tra Unione Europea e U.S.A..

Il Trattato mira ad eliminare le barriere non tariffarie e quindi al libero scambio tra i due Paesi , ma al momento le normative e gli accordi non sono ancora molto chiari . Ad essere agevolate sarebbero, se non cambieranno le normative , solo le multinazionali grazie alle loro lobby.

Il Gruppo consiliare del Partito Democratico di Collegno ha votato a favore della mozione , la quale impegna il Sindaco e la Giunta competente ad intraprendere azioni affinchè tale trattativa venga fermata. In realtà il Gruppo consiliare PD ha voluto dare un forte messaggio agli Europarlamentari perchè , visto che le trattative continuano , si impegnino maggiormente ad apportare emendamenti e variazioni alle normative . Le nostre maggiori preoccupazioni sono relative alla possibilità di essere invasi da prodotti non in linea con le nostre normative e che non tutelino i consumatori, ad esempio da polli clorurati , prodotti OGM ,animali clonati ecc.. . Gli Stati Uniti non riconoscono la protezione degli indicatori geografici ,come i prodotti DOC, DOP e ITG , e questo vorrebbe dire che in qualunque parte del mondo si potranno produrre il Parma , il San Daniele e il Parmiggiano Reggiano.

Potrebbero esserci problemi sull’etichettatura. Negli USA non è obbligatorio riportare i trattamenti con ormoni ed antibiotici, tipici degli allevamenti intensivi americani. Il tutto a discapito non solo del consumatore ma anche delle piccole imprese italiane del settore .

Fortunatamente da Strasburgo arrivano buone notizie: il TTIP è stato votato dagli Europarlamentari a favore con dei paletti e raccomandazioni. Prima di tutto che le controversie tra investitori e Stato (cosidetto ISDS – investor-state dispute settlement ) vengano trattate in maniera trasparente in udienze pubbliche da giudici professionisti ed indipendenti e non da tribunali arbitrali presso le autorità locali ; che il “TTIP” garantisca il pieno riconoscimento ed una forte protezione giuridica delle indicazioni geografiche e che venga escluso dal TTIP qualsiasi servizio d’interesse generale : acqua , sanità, servizi sociali ed istruzione.

Proprio in questi giorni le trattative sono ancora in corso e le nostre aspettative sono quelle che i nostri parlamentari riescano ad apportare emendamenti e normative rivolte alla tutela del consumatore ed al libero scambio favorevole anche alle piccole e medie imprese.

 

Michele Di Lauro