Il 27 settembre 2015 è morto a Roma Pietro Ingrao. Durante i suoi funerali, tenutisi in piazza Montecitorio mercoledì 30 settembre, Laura Boldrini ha detto che egli ci ha insegnato che “la politica può essere una cosa bella, coinvolgente, fatta per il bene comune”.

Qualche dato biografico in estrema sintesi. Pietro Ingrao era nato a Lenola il 20 marzo 1915. Fu antifascista a partire dalla guerra di Spagna, comunista, poi deputato fino al 1992, direttore de “l’Unità” dal 1947 al 1956 e tra i dirigenti del Pci. Si sposò con Laura Lombardo Radice, con la quale ebbe cinque figli. All’XI congresso del Pci nel 1966 dichiarò il diritto al dissenso, divenendo punto di riferimento dell’ala sinistra del partito. Fu anche presidente della Camera dal 1976 al 1979. Autore di numerosi libri e articoli, e anche di poesie, nel 2007 pubblica la sua biografia, Volevo la luna.

Voglio ricordare la figura di questo protagonista del Novecento ripercorrendo alcuni passaggi del film Non mi avete convinto. Pietro Ingrao un eretico (2012) che Filippo Vendemmiati ha dedicato al “politico più amato e meno potente” dal Dopoguerra ad oggi.

Contributo di Marco Brignone: continua a leggere quiingrao