Lo scorso 14 ottobre, il Consiglio Comunale di Collegno ha approvato la mozione che impegna l’Amministrazione a costituire l’Osservatorio Prolungamento Linea 1 Metropolitana.

 

La costituzione dell’osservatorio è un passaggio strategico per un’opera che coinvolgerà profondamente il nostro territorio. Profondo e indubbiamente positivo sarà il cambiamento che attende la città a metropolitana funzionante poiché tale opera non potrà che favorire lo sviluppo del territorio.

 

Ma, a partire dalla viabilità per arrivare all’impatto ambientale e al monitoraggio geotecnico, tante sono le cautele da porre in atto.

 

Il progetto e la sua cantierizzazione si basano sul presupposto fondamentale di minimizzare il disturbo sulle preesistenze di superficie: in tal senso si è provveduto alla scelta di un tracciato e di tecniche costruttive che fornissero il minore impatto sulla viabilità, garantendone nel contempo la continuità almeno lungo le arterie di maggiore importanza.

Ed è stato parimenti rispettato il presupposto della massima salvaguardia delle alberate esistenti.

 

Benché il progetto preveda tutti i necessari monitoraggi (alberate, rumore, polveri, vibrazioni, acque, ecc.) il contesto territoriale interessato – urbano a elevata densità – e le modifiche dei flussi di traffico rendono opportuno il presidio volto a verificare:

  • gli effetti sulla popolazione;
  • l’interferenza con attività produttive, commerciali
  • la funzionalità’ delle strutture ospedaliere e sanitarie;
  • gli effetti su edifici e beni storico-monumentali;

 

Nel contempo è fondamentale pensare anche al “futuro” che è anche occasione per la progettazione dello spazio pubblico esterno da riqualificare, conservando e migliorando le funzionalità esistenti e la qualità attuale degli spazi adibiti a verde e andando a “ricucire” i due lembi della Città separati da C.so Francia per provare a “vivere “ e “far vivere” c.so Francia.

 

In linea con il programma di mandato, che vede nel coinvolgimento dei cittadini uno strumento di partecipazione attiva alla vita amministrativa, interpretando le istanze provenienti dalla zona Ovest, dai comitati di quartiere e dalle associazioni di categoria, al fine di costruire una collaborazione volta a gestire al meglio la realizzazione dell’opera, si è inteso dare vita a un organo rappresentativo e di partecipazione democratica delle voci del territorio.

 

Tante sono le possibilità per l’osservatorio il cui obiettivo primario resta costruire una relazione di collaborazione tra l’amministrazione e i cittadini – sfruttandone al meglio le sinergie – al fine di condividere le informazioni e i suggerimenti per meglio gestire le ricadute sul territorio.

 

Per essere davvero funzionale questo nuovo presidio deve coinvolgere fattivamente tutti gli attori istituzionali e rappresentativi del territorio e anche i comuni limitrofi, solo così di potrà davvero “scaricare a terra” tutto il potenziale che si riuscirà a sviluppare volto a:

  • osservare e analizzare i bisogni
  • elaborare e formulare proposte
  • fare Informazione

con l’obiettivo finale di definire un contenitore delle istanze della società civile, che sia un luogo di osservazione-partecipata riconosciuto dalle istituzioni.

 

Isabella Beraudo