Alle ore 3.36 di mercoledì 24 agosto 2016 la terra ha tremato nel centro Italia. Le città di Amatrice, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto e Accumoli nel reatino, in pochi minuti sono state rase al suolo. La gravità è stata da subito evidente e i risultati del sisma, il mattino dopo, sono stati traumatici per tutti noi. L’evento ha causato circa 300 vittime e ha messo in ginocchio tutti i centri urbani colpiti. Il danno umano derivante dalla perdita di tante vite umane è sicuramente incalcolabile.

Appurato questo però si deve guardare anche a quello che è possibile fare per alleviare la sofferenza delle popolazioni vittime del sisma. Noi che siamo spettatori abbiamo, TUTTI, il dovere umano di favorire il ritorno alla normalità di queste persone. Ecco perché a mio giudizio, con la giusta dose di pragmatismo, dobbiamo guardare a ciò che è possibile fare.

Dobbiamo bene tenere a mente che c’è chi deve ripartire da quelle macerie. In questo momento chi vive quei luoghi è stato privato anche della normale quotidianità, quella composta dalle piccole e grandi cose che costituiscono la vita di tutti noi: i luoghi familiari, i servizi di prima necessità e molto altro ancora. Oltre a patire la perdita dei propri cari, infatti, queste persone sono costrette a convivere con la mancanza di quella quotidianità che è stata a loro strappata. Ed è proprio questo il punto su cui ci si deve concentrare per fare ripartire quelle persone e quei luoghi. Nessun aiuto potrà restituire i propri cari a chi li ha persi, ma c’è ancora tanto che è possibile fare.

Il comune di Collegno si è sempre contraddistinto per il suo spirito solidale e già in passato si è mosso a sostegno di popolazioni vittime di fenomeni naturali distruttivi. Ricordo, ad esempio, una delle situazioni in cui il nostro comune ha fatto sentire il proprio reale sostegno alle popolazioni residenti nell’alessandrino nel 1994, vittime di un’alluvione senza precedenti. Il 5 settembre scorso l’amministrazione comunale ha pubblicato un comunicato stampa (reperibile sul sito internet del comune) in cui conferma la propria solidarietà ai comuni colpiti dal sisma e ha dichiarato di aver predisposto anche un conto corrente dedicato alla raccolta di fondi per le popolazioni vittime del sisma.

La mozione presentata dalla maggioranza, è stata condivisa da tutte le forze politiche presenti in consiglio e si è deciso di togliere i simboli dei partiti proprio per far comprendere che di fronte a simili disastri non esiste bandiera o ideologia politica che possa dividerci, esiste solo il sostegno umano da un essere umano all’altro.

In città nei prossimi mesi saranno avviate diverse attività di raccolta fondi a sostegno di queste popolazioni e di quei territori. Impegniamoci tutti per raccogliere il più possibile.

Vi segnalo che il quartiere Villaggio Dora sta organizzando per il 22 ottobre una cena a base di Amatriciana, che si terrà all’interno dei locali in uso al comitato di quartiere in viale dei Partigiani 36. Il ricavato sarà interamente devoluto ai comuni colpiti dal sisma. Vi aspettiamo numerosi!!!!

Gianluca Treccarichi