Nello scorso consiglio comunale del 2 Febbraio 2017 il gruppo consiliare di maggioranza ha presentato la mozione che aveva ad oggetto la crisi agricola che ha colpito il nostro paese con particolare riferimento al settore cerealicolo. Il documento è stato votato favorevolmente da tutto il Consiglio Comunale, che ha compreso le ragioni da cui scaturiva la nascita di questa proposta.

Riteniamo che la crisi del settore agricolo non sia meno importane di quella del settore industriale, poiché questo settore è quello che produce molti degli alimenti primi per la nostra alimentazione. Soprattutto il comparto cerealicolo sta vivendo uno dei suoi momenti più difficili , specie per la fase agricola, cioè di produzione, poiché sta producendo ormai sottocosto da anni, con un abbassamento dei prezzi che si ripercuote anche sulle strutture intermedie. Come è stato riportato anche nella mozione il prezzo dei cereali è diminuito per i produttori in media del 40% a causa delle importazioni da Paesi stranieri. Basta pensare che nel 2015 il prezzo medio di vendita di grano duro (prodotto prevalentemente nel sud Italia) per tonnellata era di 316,97 euro. Nel 2016 il prezzo medio calcolato sempre con media aritmetica è stato di  224,18 euro per tonnelata. Questo significa che si sono registrate perdite del 30% da un anno all’altro. La grave situazione del comparto è causata appunto dal fatto che i cereali nazionali hanno difficoltà ad essere venduti, perché non vi è interesse da parte dei compratori ad approvvigionarsi sul mercato interno, in quanto ci sono offerte in abbondanza a prezzo inferiore dai Paesi esteri .

E’ indispensabile che il governo intervenga e faccia il possibile per sostenere il settore cerealicolo . Senza interventi c’è il rischio che molti agricoltori rinuncino addirittura alla semina del grano per la prossima stagione. Un ‘eventualità che dobbiamo scongiurare per non danneggiare un’attività fondamentale per vaste aree rurali e una produzione d’eccellenza del made in Italy esportata in tutto il mondo, come la pasta , che avrebbe ripercussioni pesanti dal punto di vista economico e occupazionale in tutto il Paese. Oggi qualcosa si è già mosso , i nostri parlamentari hanno proposto al Parlamento Europeo l’incentivazione degli accordi e i controlli di filiera, in modo che anche sull’etichetta, ad es. della pasta, si indichi il tipo di materia prima e la sua provenienza.

Con questa mozione non abbiamo certo la presunzione di poter risolvere le problematiche sopra citate anche perché evidentemente appartengono ad un livello decisionale che non è il nostro. Tuttavia abbiamo voluto manifestare la nostra volontà affinché il governo continui nelle azioni a sostegno di questo settore, al fine di favorirne l’uscita dalla crisi e migliorare  la nostra agricoltura.

Gianluca Treccarichi

Michele Di Lauro