L’ultimo consiglio comunale è stato l’occasione per presentare la proposta di bilancio redatta dalla maggioranza attinente all’anno in corso.

Personalmente ritengo questo documento un “bilancio dignitoso”. Scelgo volontariamente di usare questo aggettivo poiché ritengo che, quando si è chiamati a valutare la bontà dei provvedimenti economici che il nostro comune si impegnerà a porre in essere con questo documento, non si può a mio avviso scollegare le valutazioni economiche dall’ambito temporale in cui stiamo vivendo. Sempre a mio giudizio non si possono nemmeno non considerare, senza voler fare troppa dietrologia, quelli che sono stati i provvedimenti varati prima dall’ultimo governo Berlusconi e dal governo Monti poi, dai quali sono scaturiti per il nostro comune tagli, dal 2012 ad oggi, quantificabili in poco più di 2 milioni di euro.

Oggi, per la serie “non c’è mai limite al peggio”, ci siamo trovati a commentare in consiglio comunale una proposta di bilancio che ha subito, per l’anno in corso, tagli per altri 2 milioni e 600 mila euro, come mancanza di trasferimenti da parte dello stato. A questi si sommano altri 460 mila euro che il comune ha l’obbligo di reperire per porre in essere il cosiddetto “fondo per i tributi di dubbia esigibilità” ossia una sorta di salvadanaio dal quale attingere qualora certi tributi non siano stati pagati dai contribuenti nei tempi corretti. Questo concetto, sancito per legge, obbliga infatti i comuni di tutta Italia a creare un fondo in grado di sopperire momentaneamente ad eventuali ammanchi patiti dal comune nella riscossione dei tributi. Il totale di questi tagli ammonta quindi a poco più di 3 milioni di euro, che per un comune come quello di Collegno significa tanto, tantissimo.

Dopo aver considerato i tagli che il bilancio della nostra città avrebbe subito, l’amministrazione comunale è stata chiamata a compiere un vero e proprio salto carpiato triplo per porre in essere una proposta di bilancio in grado di sostenere tutto quell’insieme di servizi e garanzie a cui i nostri cittadini sono stati abituati da sempre.

In sede di consiglio comunale l’opposizione ha parlato di “bilancio lacrime e sangue” ha sottolineato che metteremo “le mani nelle tasche dei cittadini”. Come ho affermato in sede di consiglio durante il mio intervento, non mi soffermerò a commentare più di tanto queste affermazioni, in quanto ritengo che ci sia poco da ragionare su slogan di uso comune che nulla di positivo hanno apportato al confronto che si è tenuto in aula.

Certamente nessun componente della maggioranza si aspettava che l’opposizione approvasse quello che di fatto è il documento più importante di una fazione alla quale si contrappongono. Ci mancherebbe ancora. Come ha sostenuto qualche componete dell’opposizione, non avrebbe avuto senso presentarsi alle elezioni amministrative in liste alternative a quelle che compongono il gruppo di maggioranza.

Personalmente, come ha sostenuto la consigliera Tiziana Manzi, continuo a credere che questo documento si possa considerare un documento “dignitoso” e aggiungerei anche estremamente realista. Il nostro senso civico non può non farci rendere conto che se vogliamo mantenere alto il nostro livello di servizi a Collegno serve uno sforzo in più da parte di tutti. D’altra parte se molti abitanti della vicino Torino e delle città limitrofe scelgono sempre più spesso il nostro comune per venire a stabilirsi, un motivo ci sarà. La nostra città vanta un altissimo livello di servizi e di opportunità che ovviamente deve essere mantenuto e se possibile ancora migliorato.

Siamo rammaricati del fatto che il nostro bilancio preveda alcuni aspetti negativi come l’aumento della TASI e della TARI, ma questi ultimi è anche vero che sono stati controbilanciati dalla statuizione del cosiddetto “fondo di solidarietà”, attraverso il quale saranno previste delle detrazioni calcolate su base ISEE le quali metteranno in condizione le fasce deboli della nostra società di fronteggiare tali aumenti con maggiore sicurezza e con meno impatto economico.

Non abbiamo previsto aumenti di IRPEF e, ad esempio, abbiamo fatto in modo che i cittadini possessori di altri immobili oltre a quello di residenza possano pagare per questi ultimi l’IMU come se fosse una prima casa, a patto che concedano in affittino detti immobili ad un “canone calmierato”, ossia ridotto rispetto a quello di mercato. Quest’ultimo provvedimento ci auguriamo che sia in grado di risolvere il problema dell’emergenza abitativa da una parte ma che sia anche in grado di agevolare gli affitti dall’altra.

Questi sono solo alcuni esempi dei provvedimenti che contiene la proposta di bilancio approvata in consiglio lo scorso 26 marzo. Per ulteriori dettagli vi invito a leggere con attenzione la relazione di commento al bilancio redatta dal nostro Sindaco e il comunicato stampa di presentazione del bilancio di previsione dove potrete reperire tante informazioni utili.

Concludendo ritengo questo bilancio un buon compromesso considerando anche il momento economico che stiamo attraversando. Oltre ad avere il pregio di essere stato il primo bilancio presentato in tutta la regione Piemonte e oltre ad essere un bilancio condiviso con le sigle sindacali CIGL, CISL e UIL sarà anche in grado di riuscire a mantenere tutto quell’insieme di servizi a cui i nostri cittadini sono abituati e a guardare con fiducia al futuro sviluppo della nostra città.

Gianluca Treccarichi