Propongo alcune considerazioni sul Bilancio 2016 appena approvato.

L’esercizio finanziario 2016 è un passo ulteriore verso la programmazione futura e si sta chiudendo il ciclo di avvicinamento a una stesura più prossima al sistema civilistico.

Importante è il fondo pluriennale vincolato, uno strumento per gestire e rappresentare contabilmente la distanza temporale che intercorre tra l’acquisizione delle risorse – costituite da entrate accertate – e il loro effettivo impiego.
Ovvero rappresenta contabilmente la copertura finanziaria di spese impegnate nel corso dell’esercizio e imputate agli esercizi successivi.

Ma a margine dei tecnicismi, seppure fondamentali, permane l’impegno di questa Amministrazione per garantire invariato, e possibilmente migliorare, il livello di servizi offerti e consolidati, stesso impegno nei confronti delle relative tariffe, ad esempio quelle dei servizi socioassistenziali e della mensa scolastica.

Nulla che si possa dare per scontato, anzi.
Per fare un esempio, sono state allargate le fasce di esenzione TARI portandole fino a 18.000 € di reddito ISEE, mentre, giunge voce, che in altri Comuni stiano pensando di ridurle.

Amministratore non ci s’improvvisa e la politica è anche formazione e preparazione per meglio rappresentare i cittadini nelle istituzioni.
Molti impieghi sono perlopiù bloccati, ma quello che si riesce a gestire è il segno delle scelte di un’amministrazione.

Si possono considerare un investimento in linea con il programma del Sindaco le risorse e l’impegno profusi in servizi fondamentali quali la buona scuola, il servizio mensa, i servizi socioassistenziali, la cultura e la sicurezza.

E’ un bilancio che prevede 11 milioni e mezzo di euro di investimenti, comprendenti tra l’altro 4 milioni e mezzo destinati alla viabilità, 2 milioni e mezzo per la riqualificazione degli edifici pubblici, 2 milioni e mezzo destinati al patrimonio pubblico e 680.000 euro per le opere di carattere ambientale.

Impieghi possibili anche grazie alle pregresse disponibilità di bilancio che, con il superamento del patto di stabilità, hanno aperto nuovi spazi finanziari.

Grande attenzione è data anche al contrasto alla disoccupazione.
Le politiche attive del lavoro saranno gestite sfruttando tutti gli strumenti a disposizione per promuovere l’occupazione sostenibile e di qualità, soprattutto per le fasce di popolazione più distanti dal mercato del lavoro con l’obiettivo di accompagnarle all’autosufficienza.

Questo esercizio si contraddistingue anche per la prima sperimentazione di “Bilancio partecipato”, progetto che nasce dalla volontà di coinvolgere i cittadini nella costruzione del bilancio della Città condividendo la destinazione di parte delle risorse finanziarie.

Un impegno importante, e – dato che 20.000 € per ciascun quartiere non sono pochi – i cittadini, che da semplici osservatori si sono trasformati in protagonisti, hanno presentato ben 29 progetti con proposte particolari e interessanti.
L’impegno per l’Amministrazione è rilevante, però il successo di questa iniziativa pare essere il miglior viatico per ripetere l’esperienza anche nei prossimi anni.

 

Isabella Beraudo