Ha lasciato questa terra Ivano Piazzi, il partigiano combattente “Lupo”. Era l’ultimo dei cremonesi che vennero a combattere in Val di Susa nella 17° Brigata Garibaldi.

La nostra esperienza al Colle del Lys ci ha permesso  in questi anni di conoscere persone  speciali, e tra queste  Guido e Lupo sono  certamente quelle che ricorderemo con più affetto.

Ora, che anche Lupo  ha raggiunto  i suoi compagni,  il campo  di  Eurolys  perde  l’ultimo , prezioso,  testimone    di quelle battaglie combattute per la libertà quando loro erano  poco più che ragazzi.

Lupo ha sempre saputo con delicatezza, e con una ironia inimitabile, raccontare la sua esperienza e quella dei suoi compagni, rendendoci partecipi dello stato d’animo che in quei momenti vivevano in loro: la voglia di combattere   l’invasore, la voglia di libertà e riscatto, il coraggio di una scelta che andava contro tutto e tutti, che ti imponeva di lasciare la famiglia, amici, lavoro, casa per unirsi a sconosciuti con cui si condividevano però ideali e speranze.

Lupo non si è mai soffermato a raccontare gli orrori che pure i suoi giovani occhi devono aver visto, certo la voce un  po’ si spezzava e gli occhi si facevano lucidi quando ricordava i compagni caduti, ma subito sottolineava che tutti loro avevano fatto la “scelta giusta”; rivendicava con giusto orgoglio che tutti quei ragazzi, i ribelli della montagna,  hanno cambiato la storia, protagonisti di un  cambiamento che ci ha assicurato libertà, democrazia, pace.

Da uomo saggio quale era, però, ricordava sempre ai ragazzi di non abbassare la guardia, di fare ogni giorno “la scelta giusta”, di  non essere mai indifferenti a quello che accade intorno a  noi… l’indifferenza ha permesso che  accadessero le atrocità della guerra, le leggi  razziali, i campi di sterminio.

State svegli!!! Le parole che spesso gli  abbiamo sentito dire non possono essere più attuali!

Il modo migliore per ricordarlo è tenere a mente le sue parole,  i suoi racconti, farne tesoro e  tramandare a chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo. Perché non dobbiamo, non  possiamo e non vogliamo dimenticare. Quindi ora il testimone passa a noi: questa è la promessa che facciamo a Lupo, salutandolo con tre baci, come era solito  fare.

Ciao Lupo.

Paola, Michele e il gruppo cambusa Eurolys

 

Qui un brano sulla storia di Lupo -> http://www.laterza.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1668&Itemid=101
Qui un’intervista -> https://youtu.be/XMV_MPm8ybQ

(foto da lunanuova.it)