Martedì scorso 27 Marzo 2018, in Consiglio Comunale il Partito Democratico di Collegno ha fatto approvare una mozione che chiede a gran voce che la Città Metropolitana finanzi finalmente l’ampliamento del Liceo Curie-Levi dentro il Parco della Certosa di Collegno, precisamente in Villa 6, ex-padiglione dell’Ospedale Psichiatrico di proprietà della Città Metropolitano ormai abbandonato da tantissimi anni e lasciato nel degrado più assoluto.

La storia di questo ampliamento è tristemente lunga e con moltissimi incidenti di percorso. Nell’anno dell’apertura della sede di Collegno, nel 2004, già si prospettava un ampliamento della sede del Liceo Curie di Collegno, che allora era ancora una succursale dell’omonimo Liceo di Grugliasco. Le due strutture che si erano individuate per l’ampliamento di questa struttura erano la palestra scolastica costruita da nuovo di fianco all’attuale sede di Villa 4 e l’edificio antistante, cioé Villa 6.

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La palestra venne costruita con decisione dell’Assessore Umberto D’Ottavio e venne terminata nel 2014, mentre Villa 6 non venne mai ristrutturata, anche se proprio perché si era deciso che quell’edificio fosse destinato all’ampliamento del Liceo Curie di Collegno, Villa 6 venne comprata dalla Città Metropolitana e tutt’ora è di sua proprietà. Nel 2010 l’Assessore Regionale Gianna Pentenero presentò il progetto di ristrutturazione di Villa 6 e approvò un accordo di programma sull’edilizia scolastica con l’allora Provincia di Torino dove era contenuto il finanziamento proprio del Liceo di Collegno con l’obiettivo di dargli anche la sede di un’autonomia scolastica.

Purtroppo con l’elezione di Roberto Cota a Presidente della Regione Piemonte questo progetto non vide mai la luce, anche se l’appalto era stato indetto e le offerte delle ditte ormai depositate: i finanziamenti vennero ritirati, la gara annullata ed il progetto accantonato. Tuttavia negli anni il Liceo di Collegno attraeva sempre più studenti per il suo posizionamento logisticamente perfetto e per gli ottimi risultati nelle classifiche dei migliori Licei Piemontesi e già nel 2014 quattro classi vennero temporaneamente ospitate nell’ala est della Scuola Media Gramsci e successivamente ne 2017 divennero nove.

Dopo innumerevoli sollecitazioni e pressioni politiche ed istituzionali da parte del Comune di Collegno alla Città Metropolitana il Sindaco Piero Fassino stanziò i finanziamenti per ripartire con la progettazione dell’opera e successivamente nell’appalto. Poco tempo dopo, tuttavia, ci fu il cambio di Giunta nel Comune di Torino e con l’avvento della nuova Sindaco Chiara Appendino questo progetto è stato abbandonato e i finanziamenti utilizzati per altri interventi. Da allora il Comune si sforza di tenere alta l’attenzione su questo problema, poiché le richieste di iscrizioni per il Liceo Curie aumentano sempre di più e la Scuola Gramsci non può contenere altri studenti, non tutti gli studenti fanno lezione in ambienti che sono idonei in maniera assoluta a ospitare una classe, il Liceo non ha ancora una aula Magna e utilizza spazi del Comune per fare le riunioni o le iniziative per gli allievi, Villa 6 è in uno stato di abbandono e di degrado imbarazzante, e tra tre anni al massimo il Liceo Curie-Levi sarà costretto ad allontanare un numero ancora maggiore di studenti che richiedono di frequentare quel Liceo e quindi ridimensionarsi fortemente.

Inoltre la Città Metropolitana, che è la titolare dell’organizzazione dei plessi scolastici per il ciclo delle Medie Superiori, non si interessa del fatto che sull’asse di Corso Francia, cioé dal Centro di Torino al Castello di Rivoli manca di fatto un Liceo Scientifico. Tantissimi ragazzi, infatti, che chiedono di andare nei Licei Scientifici di questa zona si sentono rifiutare le proprie richieste di frequentazione a quella scuola, in quanto queste scuole non sono abbastanza capienti per contenere tutti i ragazzi che fanno domanda di iscrizione lì. Per questo sarebbe anche sensato da parte della Città Metropolitana investire su questo plesso scolastico per poter rispondere a pieno alle esigenze degli studenti di questo ampio territorio, che di certo non comprende solo Collegno. Il problema è che la Città Metropolitana di impegni formali a finanziare l’ampliamento del Liceo di Curie-Levi non ne ha ancora presi e anzi con l’arrivo dei 22 milioni di euro da parte del Governo Gentiloni sull’edilizia scolastica ha pensato bene di non inserire questa importantissima opera per Collegno nell’elenco degli interventi da finanziare.

Per questo il Partito Democratico ha capito che il dialogo istituzionale non basta più e c’è bisogno che studenti, insegnanti e genitori e famiglie facciano capire alla Sindaco Appendino ed alla sua Giunta che l’ampliamento del Liceo di Collegno non è solamente un punto che sta a cuore al Sindaco Francesco Casciano o al Dirigente del Liceo Piazza, ma che è una necessità ed un’esigenza sentita da tutta la popolazione scolastica e non Collegnese e quest’opera debba essere finanziata in primo luogo per interesse dei cittadini.

Per questo il Partito Democratico organizzerà nei prossimi giorni una raccolta firme proprio su questo tema per riuscire ad arrivare assieme a tutta la popolazione Collegnese a questo importante risultato.

L’Assessore alle Politiche Educative della Città di Collegno – Matteo Cavallone